Da “Porti Campani in rete”
Di Emilia Leonetti
Il piazzale si estende per 185 mila mq., uno spazio piatto, occupato da auto e furgoni. Siamo nel Comune di Pontecagnano, nell’area industriale. Una serie di capannoni e di spiazzi recintati si susseguono, dopo aver lasciato il centro, tra zone residenziali e strade strette. La direzione da prendere per raggiungere l’azienda “Automar spa” è la strada per la “litoranea”. All’ingresso sono presenti un cancello automatico e una postazione di controllo prima di attraversare il piazzale tra aree di sosta, binari ferroviari, officine per le riparazioni e la manutenzione dei mezzi e in fondo, sulla sinistra, un edificio basso sede degli uffici e della direzione della società.
Qui lavorano tra addetti diretti e indiretti circa 270 persone, per lo più operai e professionisti del salernitano, ma non solo. La sala riunioni è al primo piano. Ad accoglierci Ida Concilio, componente della segreteria di direzione.
L’appuntamento è con il Direttore Generale, Giuliana Brucato, che mi farà da guida alla scoperta della principale società di logistica del Sud Italia. L’Automar spa ha, infatti, sede, oltre a Pontecagnano, a Civitavecchia, Gioia Tauro e Termini Imerese. La società, che è al 40% del Gruppo Grimaldi, al 40% di “Bertani Trasporti” e al 20% del Gruppo Mercurio, è proprietaria al 50% della società “Salerno Auto Terminal” che, come si ricorderà (ndr numero di settembre di “Porti Campani in Rete”), gestisce il traffico di auto e rotabili nello scalo salernitano.
Da poco più di venti anni “Automar spa” si occupa della logistica legata all’”automotive”, secondo una organizzazione intermodale: via nave attraverso la flotta “Grimaldi”, via treno grazie alla presenza nell’area di Pontecagnano di un raccordo ferroviario a sei binari e via “bisarca” (camion dedicati al trasporto delle auto) attraverso il trasporto su gomma.
L’attività di logistica comprende lo stoccaggio dei mezzi (auto e furgoni) nel piazzale, la riparazione e manutenzione nelle officine, più in generale tutta l’attività di organizzazione e gestione della movimentazione legata all’export e all’import dei mezzi in arrivo e in partenza dal terminal “Salerno Auto Terminal” del porto di Salerno.
La particolarità dell’attività, che si sviluppa tra il porto di Salerno e l’area di Pontecagnano, è la possibilità di gestire in maniera ottimale le diverse modalità del trasporto, decidendo gli itinerari, di volta in volta, in base al percorso, alla quantità della merce da trasportare e alle necessità del cliente.
Questo avviene perché “Automar spa” ha al suo interno i principali player del trasporto via mare e su gomma. Il Gruppo Grimaldi, infatti, è il quarto armatore al mondo per trasporto di auto e rotabili, mentre “Bertani Trasporti” è il primo in Italia nel settore dell’autotrasporto nel segmento delle vetture.
A questo si aggiunge che la sede di Automar di Pontecagnano, attraverso il proprio ufficio tecnico, sovrintende alle complessive funzioni di movimentazione di auto e furgoni: dalla gestione delle “bisarche” per il prelevamento o la consegna dei prodotti, ai piani di stoccaggio nel piazzale, ai tempi di sosta nelle officine, alla scelta del trasporto su ferro grazie alla presenza all’interno del piazzale del raccordo ferroviario.
Una gestione estremamente attenta che realizza la logistica intermodale, intesa non solo come integrazione tra i tre vettori di trasporto, mare-ferro- gomma, ma anche come manipolazione della merce e come valutazione e decisione sulla modalità più efficiente ed economica da usare per la consegna . Nel piazzale, è un dato che emerge nel corso della conversazione, le auto e i furgoni sostano da un minimo di 15 ad un massimo di 120 giorni.
Ogni anno le auto stoccate sono circa 5 mila, mentre ogni giorno sono un centinaio i furgoni in attesa di essere consegnati. La scelta del vettore dipende prevalentemente dal mercato di riferimento: se le tratte da percorrere sono lunghe si ricorre al treno, diversamente si utilizza il trasporto su gomma.
La scelta è anche dovuta alla quantità di auto o furgoni da trasportare: su una “bisarca” si possono caricare al massimo 8 auto, oppure 3 furgoni.
Dalla sala riunioni la vista si perde oltre il piazzale verso il mare, una piattaforma che si chiude alle nostre spalle con il terminal ferroviario su cui una locomotiva e alcuni carri ferroviari sostano in attesa di un carico di auto in arrivo dal porto di Salerno.
Qui, come precisa il Direttore, le auto in sosta sono prevalentemente quelle da destinare al mercato italiano dell’usato.
Le auto nuove provenienti, invece, dagli stabilimenti di FCA vengono trasferite direttamente allo scalo salernitano su “bisarche” per essere imbarcate e destinate al mercato europeo.
Una rampa di scale e siamo sul piazzale, passiamo dal gabbiotto di controllo e superato il cancello riprendiamo la strada verso Napoli.